La Storia della bellezza                                                                        a cura di Paola Mongillo e Delia Raia

Quello di bellezza è un concetto da sempre radicato nell’uomo: si pensi alle rappresentazioni preistoriche della dea Madre, realizzate in modo da evidenziare quegli attributi tipicamente femminili che simboleggiano la fecondità; se si pensa poi alle foto di modelle magrissime facilmente reperibili su molte riviste dei nostri tempi, è assai evidente quanto sia cambiato nel tempo il modo in cui è stato interpretato. Il nostro obiettivo è quindi quello di dimostrare quanto dire “bello” sia spesso superficiale e approssimativo, proprio perché il “bello” muta in continuazione.

Età antica

All’interno di alcune comunità preistoriche  erano le donne ad investire il ruolo più importante: queste erano infatti considerate quasi come divinità, in quanto capaci di dare alla luce figli. Nelle più antiche riproduzioni femminili (che rappresentano, poi, proprio la dea Terra, a cui si era grati per i frutti da essa generati), infatti, possiamo notare che seno, pancia e glutei sono pronunciati fino all’inverosimile, proprio perché questo aspetto era molto importante per l’uomo di quel tempo.                                                               Home page