Supermercati e
iperconsumo
Come fare a resistere
alla tentazione di consumare più calorie di quelle che ci sono necessarie,
onde non dovere poi ricorrere a improbabili diete o ad ancor più improbabili
tecniche di eliminazione delle calorie ingerite per evitare di aumentare di
peso?
Il problema, in
apparenza banale non riguarda solo le persone obese o coloro che soffrono
di un DCA, ma riguarda in qualche modo la maggior parte di noi che si è ormai
abituata a rifornire la propria dispensa facendo la spesa al supermercato.
E’ però particolarmente
vero che, per molte persone obese o sofferenti di DCA, fare la spesa in un
supermercato può essere un vero tormento che culmina il più delle volte con
l’acquisto di quantità eccessive di alimenti che vengono poi consumati nel
corso di abbuffate o episodi di binge-eating con conseguenti sensi di colpa
e/o di vergogna.
Purtroppo gli odierni
supermercati sono concepiti dei veri e propri set sperimentali sulla
psicologia delle vendite ed è francamente difficile difendersi dai
persuasori occulti che sono i registi di queste esposizioni se non
conoscendo le tecniche che vengono usate per scatenare nei visitatori
l’impulso di comprare.
Elenchiamone alcune.
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Avete
mai notato come gli alimenti di base, come il pane, il latte, lo zucchero,
il sale, le farine, siano abilmente dislocati in punti strategici nei
supermercati? E’ quasi impossibile riuscire ad acquistare questi alimenti
se non dopo essersi girati tutto il negozio. E vi sono delle ricerche di
mercato che dimostrano che, per ogni minuto trascorso all’interno di un
supermercato, si spende una certa quantità di denaro in più.
·
Nei
supermercati, molti prodotti vengono periodicamente spostati da una corsia
ad un’altra, onde indurre anche i compratori più abitudinari a girarsi
tutto il negozio ed a visionare anche altri prodotti mentre sono alla
ricerca dei propri generi preferiti.
·
I
colori, l’illuminazione ambientale ed il sottofondo musicale dei
supermercati, sono studiati per indurre una riduzione dello stato di
vigilanza e dell’attenzione responsiva; avete mai notato lo stato di trance
in cui ci si sente di solito all’interno di un supermercato?
·
La
maggior parte dei supermercati accoglie il cliente con il reparto delle
frutta e delle verdure; un caso? No, una ricerca di mercato ha dimostrato
che questo rassicura il cliente, rammentandogli l’atmosfera delle botteghe
o dei mercati di paese, che appunto hanno la verdura esposta in primo
piano.
·
Le
confezioni omaggio che spesso troviamo allegate ad altri prodotti sono in
realtà un regalo interessato. Gli psicologi della vendita sostengono
infatti che quando un consumatore riceve un prodotto in omaggio c’è il 90%
delle possibilità che in seguito ne acquisti almeno una confezione.
·
Nei
supermercati i prodotti che si vogliono promuovere vengono esposti con
criteri ben studiati, ad esempio non è un caso che i prodotti più
acquistati sono quelli posizionati a circa 135 cm. dal suolo, ad una
altezza di poco inferiore al livello dello sguardo di una donna di altezza
media (non temete è stato dimostrato sperimentalmente anche questo).
·
Sapete
perchè le offerte speciali sono sempre dislocate in fondo ai corridoi?
Perchè qualcuno ha dimostrato che, quando si gira il carrello in una
direzione, lo sguardo tende a spostarsi dalla parte opposta, quindi....
Dunque come fare per
difendersi dagli psicologi della vendita e limitarsi ad acquistare solo i
prodotti che realmente vogliamo acquistare?
Alcune semplici
tecniche possono aiutare le persone che hanno disturbi alimentari o
problemi di sovrappeso e obesità.
Fate sempre la spesa a
stomaco pieno, evitando di andare in un supermercato poco prima dell’ora
dei pasti.
Fatevi una lista di
tutto ciò che vi serve e girate il supermercato con gli occhi sulla lista,
eviterete di farvi sedurre da un sacco di cose che in realtà non avevate
nessuna intenzione di comperare.
Portatevi il denaro
necessario per la spesa quasi contato e lasciate a casa la carta di
credito, meno denaro avete in tasca, più difficile sarà acquistare cibi in
eccesso.
Acquistate
prevalentemente alimenti che richiedano di essere cucinati e non
semplicemente riscaldati o già pronti per il consumo, evitando per quanto
possibile i cibi che di solito vi scatenano le abbuffate.
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