GLOSSARIO

 

A cura di Antonio Petrazzuolo

 

 

Terapia dei DCA

Negli ultimi dieci anni la terapia dei DCA ha fatto dei grandi passi avanti ed oggi siamo in grado di affermare che la maggior parte dei pazienti affetti da DCA, soprattutto i pazienti bulimici, possono essere trattati con successo anche con forme di intervento di durata medio-brevi (da cinque a dodici mesi di terapia). Un certo numero di casi lievi può essere trattato con successo con interventi ancora più brevi.

Mentre rimane purtroppo una cospicua quota di pazienti (per lo più affetti da Anoressia Nervosa) le cui condizioni fisiche e comportamentali rendono più spesso necessario un trattamento ospedaliero che può essere fatto in regime di ricovero o day-hospital.

Per quanto riguarda gli individui affetti da BED non abbiamo ancora dei dati sufficienti ad esprimere degli indici di probabilità, ma si è visto che la maggior parte di loro sembra trarre un beneficio a lngo termine dalle terapie proposte.

Purtroppo esiste un certo numero di pazienti affetti da DCA che non sembra rispondere a nessuno dei trattamenti attualmente disponibili e mostra un andamento cronico del suo disturbo.

Anche in questi casi tuttavia, i moderni approcci terapeutici, si sono dimostrati utili per fornire a questi soggetti un supporto nei momenti di crisi, diminuendi gli indici di mortalità ed aumentando l’aspettativa e la qualità della loro vita.

Il fattore in comune, condiviso da quasi tutte queste forme di terapia è rappresentato dall’integrazione di diversi approcci terapeutici.

Se infatti una minoranza di soggetti sofferenti di forme lievi di DCA ha dimostrato di rispondere efficacemente a qualsiasi tipo di singolo trattamento (terapia familiare/ terapia cognitivo-comportamentale/ terapia psicodinamica/ terapia interpersonale/ terapia nutrizionale/ terapia psico-farmacologica/ gruppi di supporto, etc.), nella maggior parte degli altri casi è necessario adottare dei modelli terapeutici integrati, che affrontino cioè i diversi aspetti biologici, nutrizionali, psicologici, comportamentali, interpersonali della patologia alimentare.

La terapia ospedalieri dei casi più gravi viene infatti condotta da équipes multidisciplinari composte da medici, nutrizionisti e psicologi tutti addestrati nella terapia integrata dei DCA.

Questo tipo di interventi terapeutici integrati prevedono infatti l’utilizzo di una serie di tecniche terapeutiche che vanno ad erodere progressivamente tutti i fattori di mantenimento della patologia alimentare sia dal punto di vista nutrizionale, che caratteriale, che interpersonale.

Anche i soggetti definiti come cronici vengono gestiti con dei programmi ambulatoriali integrati che hanno lo scopo di mantenere una stabilità dei parametri medici e psicologici che sia compatibile con un discreto benessere.

E’ importante sottolineare che, nei casi medi o gravi di DCA, non esistono approcci terapeutici singoli che abbiano dimostrato un’efficacia anche solo lontanamente comparabile a quella degli approcci integrati.

Anche i diversi psicofarmaci che di volta in volta sono stati consigliati per la terapia farmacologica dei DCA, sono risultati, quando usati da soli, meno efficaci della sola psicoterapia; la loro prescrizione può quindi aver senso solo all’interno di un programma terapeutico integrato.

 

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